All’interno delle riparazioni SMART repair,
c’è anche la variante del SOFT (o SPOT) repair, che si concentra su danni di entità ancora minore.
Si tratta, sostanzialmente, di ridurre ancora di più la superficie di lavoro sulla quale operare, svolgendo operazioni più specifiche per risultati ancora più precisi e in un tempo nettamente inferiore.
Come si è detto in precedenza, per svolgere questo tipo di lavoro
sono necessari gli strumenti adatti e soprattutto tecnologie innovative, che, considerando l’espansione della richiesta, non mancano e sono sempre in evoluzione.
Per le operazioni di SMART repair, per esempio, sono fondamentali le vernici a rapida essiccatura (massimo 15 minuti) o l’ausilio di speciali lampade all’infrarosso.
Sono inoltre state studiate delle tecniche di riparazione sempre meno invasive, come la
PDR (Paintless Dent Removal), che permette una rifinitura impeccabile con l’utilizzo di leve, adesivi o l’azione termica causata da induzione magnetica.
In questo modo è possibile agire sui danni senza operare in modo massiccio sulla carrozzeria,
evitandone quindi un possibile deprezzamento.
Come si è visto, lo SMART repair sembra offrire una valida alternativa alla tradizionale sostituzione della carrozzeria, apportando allo stesso tempo innumerevoli vantaggi.
I piccoli danni non costeranno più una fortuna in termini di tempo e di denaro al proprietario della vettura e anche al carrozziere, che potrà quindi completare molte più riparazioni in un breve lasso di tempo.
Inoltre,
dato il grande successo che sta riscontrando questa pratica, la ricerca per trovare tecnologie sempre più avanzate è in crescita e con il tempo saranno a disposizione prodotti che facilitano il lavoro e garantiscono performance ancora migliori.
Fonte:
Car Refinish Italia